Costruire insieme, anche da lontano: il pluralismo come risposta


Nel cuore di un contesto normativo incerto, dove l’assenza di regole chiare rischia di generare problemi anziché soluzioni, è nata la nostra associazione. Un atto di volontà, una scelta consapevole, una risposta collettiva. Non c’è stato un luogo fisico, nessuna stretta di mano. Solo schermi, voci digitali, e un’idea che non ha mai smesso di crescere.

 

La nostra forza? La tenacia. Pur senza mai incontrarci di persona, abbiamo costruito legami veri. Abbiamo resistito alla delusione per la scarsa partecipazione, superato la tentazione della rassegnazione. Abbiamo continuato a lavorare, giorno dopo giorno, con la convinzione profonda di essere dalla parte giusta: quella della responsabilità condivisa, dell’impegno concreto, dell’ascolto autentico.

 

Cosa abbiamo fatto finora:

 

• Costituito formalmente l’associazione e approvato il manifesto fondativo.

 

• Svolto incontri, dibattiti, condivisioni… tutto tramite tecnologia, senza perdere umanità.

 

• Avviato contatti con enti, istituzioni e cittadini, costruendo reti e prospettive.

 

Cosa vogliamo continuare a fare:

 

• Dare spazio al pluralismo come motore del cambiamento.

 

• Favorire una partecipazione consapevole, dove ognuno si senta responsabile e protagonista.

 

• Superare conflitti sterili e sfiducia, promuovendo confronto, trasparenza e collaborazione.

 

In questo momento storico, il ruolo dello stakeholder non è solo fondamentale: è vitale. Serve un’assunzione di responsabilità diffusa, un passaggio dal “giudicare” al “contribuire”, dal “lamentarsi” al “proporre”. E noi, anche da dietro uno schermo, abbiamo scelto di esserci.

 

Siamo altresì consapevoli che anche tu ti unirai a noi, è solo questione di tempo e fiducia.

 

Il Presidente

Attilio PRESTA


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Commenti: 9
  • #1

    Federica (domenica, 03 agosto 2025 20:56)

    Grazie a chi ha avuto l’illuminazione di creare questa associazione che trovo necessaria per creare un futuro migliore per noi allevatori, x i nostri cani e per tutti quelli che desiderano un cucciolo cresciuto in maniera etica!

  • #2

    Cristina (domenica, 03 agosto 2025 21:05)

    Inizialmente ero scettica , pensavo fosse il solito gruppetto fb con tante promesse e pochi fatti , ho dovuto ricredermi perché dal nulla questa associazione è diventata sempre più importante, direi indispensabile per tutti coloro che brancolano nel buio in attesa degli imminenti nuovi regolamenti. Chi ancora crede di continuare a nascondersi dietro uno spillo dovrebbe pensare di unire le forze e le esperienze con tutti noi soci per far fronte alle esigenze compatti e in massa. L'unione fa la forza non è solo un detto popolare....

  • #3

    Federicacocker (domenica, 03 agosto 2025 21:28)


    Ammetto che all’inizio ero scettica.
    Quando ho letto per la prima volta di questa associazione, non mi sono fidata subito. Mi sembrava difficile credere che una cosa nata solo online potesse davvero costruire legami, creare valore, fare la differenza.
    Così ho aspettato. Ho letto, ho osservato, ho riflettuto. Ci ho pensato per mesi.
    Poi qualcosa è cambiato.
    Ho capito che dietro quegli schermi c’erano persone vere, con cui condividere idee e una voglia autentica di fare. Non slogan, non promesse vuote, ma ascolto, confronto e soprattutto costanza.
    E alla fine ho deciso di esserci anch’io.
    La nascita dell’associazione è la prova che l’impegno, la perseveranza e il desiderio di cambiamento possono superare qualsiasi barriera, anche quella fisica.
    �Il manifesto non è solo un documento, è un invito. Un invito a partecipare, a contribuire, a sentirsi parte di qualcosa che va oltre il singolo.
    �La proposta è più di un progetto: è una visione.
    Una visione che mette al centro il pluralismo, il dialogo, la collaborazione e soprattutto i cani.
    Ed io, come gli altri associati, credo che il cambiamento non nasca dal giudizio fine a stesso ma dalle idee, non dall’attesa ma dall’azione.
    Se anche tu che leggi hai dei dubbi, va bene. Prenditi il tempo che ti serve. Ma non smettere di ascoltare. Perché certe idee, quando sono vere, continuano a crescere.
    E magari, un giorno, ci sarai anche tu.
    �Invito chi legge a visitare il sito, conoscere l’associazione e unirsi al percorso.
    Perché il futuro si scrive insieme.

  • #4

    Giancarlo (domenica, 03 agosto 2025 21:37)

    Nel Lazio siamo riusciti a fare superare il rigido schema di una normativa che imponeva box di 8 metri quadrati per ciascun cane, senza distinzioni di razza e/o di taglia. La Asl ha convenuto con noi che quella logica rispecchiava un modello detentivo ormai superato, autorizzando box più piccoli a fronte di ampi spazi esterni. Questo dimostra che se le leggi sono sbagliate o superate si possono, anzi si devono cambiare. E solo uniti si può avere una voce che riesce a farsi sentire.

  • #5

    Sara (domenica, 03 agosto 2025 22:29)

    Credo sia doveroso adesso come adesso prendere atto che restare a guardare senza metterci la faccia significa colare a picco. Io voglio essere parte di questo cambiamento

  • #6

    Alessandro Iori (domenica, 03 agosto 2025 23:45)

    Nulla si potrà fare finché non lo capiranno gli allevatori. A volte lo capiscono quando è troppo tardi, il mondo dei BullTerrier lo sa molto bene. Credono che l’individualismo paghi, curano i loro interessi personali, dimenticando che l’unione da’ potere contrattuale e rende più forti nei confronti delle istituzioni. Ma sono allevatori non selezionatori per lo più. Su questa competizione costante data dalle esposizioni punta l’ENCI per farla da padrona. Purtroppo vale un po’ in tutti i paesi e chi ci rimette sono gli acquirenti che si ritrovano con cani portatori di malattie genetiche, ormai radicate.

  • #7

    Attilio Presta (lunedì, 04 agosto 2025 00:02)

    Caro Alessandro, il tuo commento dice molte cose in pochissime parole ma dice soprattutto la verità. Quella verità che non si vuole ascoltare e che ha portato il settore della cinofilia sempre più lontano dalle famiglie che, diversamente, sono gli unici destinatari del nostro lavoro. Oggi si adotta più facilmente che comprare non perchè sia gratuito o un gesto d'amore ma perchè del nondo Alelvatoriale c'è scarsa fiducia. Serve uno scatto di reni e una concreta autocritica. Solo da lì si può partire. Mi amncano le nostre chaicchierate e le giornate Palinuresi.

  • #8

    LisaStaffy (lunedì, 04 agosto 2025 06:45)

    Mi ritrovo perfettamente in queste parole. Il cambiamento vero parte proprio dalla partecipazione di ognuno di noi, dal confronto sincero e dal desiderio di costruire insieme, piuttosto che giudicare da fuori. È bello sapere che esiste uno spazio dove il pluralismo non è visto come un ostacolo, ma come una ricchezza, e dove ognuno può sentirsi parte attiva di un progetto comune.
    Anch’io ho scelto di esserci.

  • #9

    Simona Siracusa (lunedì, 04 agosto 2025 09:58)

    La nascita di un'associazione che riunisce professionali ed amatoriali è un sogno che si realizza. L'importanza di essere promotori di normative chiare che tengano conto delle diverse realtà in questo settore è ormai evidente a tutti. Mi auguro la partecipazione attiva di tutti coloro che hanno realmente a cuore il futuro del cane di razza.